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Immagine del redattoreDr Mirella Sgarbossa

Burnout e Lavoro da Remoto: Gestire l'Esaurimento nell'Era Digitale

Aggiornamento: 6 giorni fa

Negli ultimi anni, la sindrome del burnout ha guadagnato sempre più attenzione come uno dei principali problemi legati al lavoro, soprattutto in seguito alla diffusione del lavoro da remoto. Il burnout, riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un problema strettamente legato all'ambito lavorativo, rappresenta una risposta prolungata allo stress cronico che non viene efficacemente gestito. Esso non è un semplice stato di stanchezza, ma una vera e propria sindrome caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione (o distacco emotivo) e ridotta realizzazione personale.

Il fenomeno del burnout è stato ampiamente studiato, e una delle voci più autorevoli in questo ambito è quella di Christina Maslach, psicologa sociale e pioniera della ricerca sul burnout. Insieme a Michael Leiter, Maslach ha identificato una serie di fattori che contribuiscono allo sviluppo di questo disturbo, evidenziando come il burnout sia spesso prevalente in ambienti ad alta pressione o quando non esistono confini chiari tra vita personale e professionale, un problema che è diventato particolarmente rilevante con l'aumento del lavoro da remoto.

L’Impatto del Lavoro da Remoto sul Burnout

Il lavoro da remoto, che si è diffuso rapidamente durante la pandemia di COVID-19, ha portato benefici come una maggiore flessibilità e la possibilità di ridurre i tempi di spostamento. Tuttavia, ha anche creato sfide significative, in particolare riguardo alla gestione dei confini tra la vita lavorativa e quella personale. La mancanza di separazione fisica tra casa e ufficio ha portato molte persone a lavorare per ore più lunghe e in modo meno strutturato, contribuendo a un aumento dello stress e alla difficoltà di disconnettersi dal lavoro.

Secondo Maslach e Leiter (2023), il burnout è un fenomeno complesso che può colpire chiunque, indipendentemente dal settore o dal tipo di lavoro. Tuttavia, coloro che lavorano in ambienti ad alta pressione o in contesti in cui i confini tra lavoro e vita privata sono sfumati, come il lavoro da casa, sono particolarmente vulnerabili. I sintomi tipici del burnout includono affaticamento, ridotta produttività, distacco emotivo, cinismo e una sensazione di inefficacia nel proprio lavoro. Questi sintomi possono portare a conseguenze gravi per la salute mentale e fisica, come ansia, depressione e malattie cardiache.

La Psicoterapia Come Trattamento per il Burnout

Fortunatamente, esistono diverse strategie per affrontare e trattare il burnout. Tra le opzioni terapeutiche più promettenti vi è l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), un approccio psicoterapeutico basato sull'accettazione delle proprie emozioni e sull'impegno verso i propri valori personali. L'ACT si concentra sull'idea che, piuttosto che cercare di eliminare lo stress e le emozioni negative, le persone dovrebbero imparare ad accettarle come parte della vita, senza permettere che queste emozioni interferiscano con la loro capacità di perseguire ciò che è importante per loro.

Secondo uno studio di Hayes (2022), l'ACT può essere particolarmente efficace nel ridurre i livelli di stress e burnout. L'ACT aiuta i pazienti a cambiare la loro relazione con pensieri e sentimenti difficili, incoraggiandoli a sviluppare una maggiore flessibilità psicologica. Questo significa che, invece di cercare di combattere o sopprimere lo stress, le persone imparano a vivere con esso, permettendo ai loro valori personali di guidare le loro azioni. Ad esempio, un individuo che si sente sopraffatto dalle richieste del lavoro può, attraverso l’ACT, identificare ciò che è davvero importante per lui, come il tempo trascorso con la famiglia, e imparare a bilanciare queste priorità con le esigenze lavorative senza sentirsi in colpa.


Burnout e lavoro digitale

I Principi Fondamentali dell’ACT nel Trattamento del Burnout

L’ACT si basa su sei processi fondamentali che aiutano le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza e accettazione delle loro esperienze interiori:

  1. Accettazione: Piuttosto che evitare o combattere emozioni scomode come lo stress e l'ansia, l'ACT incoraggia le persone ad accettarle come parte della vita. Questo non significa arrendersi, ma riconoscere che è impossibile eliminare completamente il disagio, e che cercare di farlo può peggiorare la situazione.

  2. Defusione Cognitiva: L’ACT insegna a guardare i propri pensieri da una certa distanza, senza identificarvisi completamente. Questo aiuta le persone a non essere sopraffatte da pensieri negativi o distruttivi legati al lavoro o alle difficoltà quotidiane.

  3. Essere nel Qui e Ora: L'ACT promuove la consapevolezza del momento presente, senza essere catturati dalle preoccupazioni per il futuro o dai rimpianti per il passato. La mindfulness, o consapevolezza non giudicante del presente, è un componente chiave di questo processo.

  4. Il Sé come Contesto: Questo principio aiuta a separare l'individuo dai suoi pensieri ed emozioni. L'idea è che una persona non è definita dai suoi pensieri negativi o dalle sue emozioni stressanti. Piuttosto, questi sono solo eventi temporanei che l’individuo può osservare e gestire.

  5. Chiarire i Valori: Una parte centrale dell'ACT è l'identificazione dei propri valori personali. Questo processo aiuta a focalizzarsi su ciò che è veramente importante nella vita, piuttosto che cercare di evitare il disagio. Nel contesto del burnout, chiarire i valori personali può aiutare a ristabilire un senso di scopo e direzione.

  6. Impegno in Azioni Coerenti con i Valori: Infine, l'ACT incoraggia le persone a impegnarsi in comportamenti che siano in linea con i propri valori, anche di fronte a difficoltà o stress. Questo processo aiuta a ristabilire il controllo sulla propria vita, riducendo la sensazione di essere sopraffatti dal lavoro o dalle pressioni esterne.

Il Ruolo della Flessibilità Psicologica

Uno degli aspetti più importanti dell’ACT nel trattamento del burnout è lo sviluppo della flessibilità psicologica. La flessibilità psicologica si riferisce alla capacità di adattarsi a situazioni stressanti o difficili mantenendo un focus su ciò che è importante nella propria vita. Secondo lo studio di Hayes (2022), le persone con una maggiore flessibilità psicologica sono meno inclini a sviluppare sintomi di burnout perché riescono a gestire meglio lo stress e a bilanciare le loro responsabilità lavorative con le altre sfere della vita.

La flessibilità psicologica permette di accettare pensieri ed emozioni difficili senza lasciarsi sopraffare, migliorando così la capacità di mantenere il benessere mentale anche in situazioni di forte pressione. Questo è particolarmente importante nel contesto del lavoro da remoto, dove le distrazioni e la difficoltà di mantenere confini chiari possono portare a un aumento dello stress e dell’esaurimento emotivo.

Prevenire il Burnout: Strategie Personali e Organizzative

Affrontare il burnout non richiede solo interventi terapeutici, ma anche cambiamenti organizzativi e personali. Le aziende possono adottare diverse strategie per prevenire il burnout tra i propri dipendenti, come promuovere un equilibrio tra vita lavorativa e personale, incoraggiare pause regolari e offrire supporto per la salute mentale. Inoltre, è importante che i manager creino un ambiente di lavoro che favorisca il benessere psicologico, riducendo le richieste irrealistiche e migliorando la comunicazione e il supporto tra i membri del team.

A livello personale, è fondamentale imparare a stabilire confini chiari tra lavoro e vita privata, specialmente per chi lavora da remoto. Alcune strategie utili includono creare uno spazio di lavoro dedicato, stabilire orari di lavoro regolari e prendersi del tempo per disconnettersi completamente dalle attività lavorative. Inoltre, praticare tecniche di gestione dello stress, come la mindfulness e la respirazione consapevole, può aiutare a ridurre i livelli di tensione e migliorare il benessere complessivo.

Conclusioni

In conclusione, il burnout è un problema sempre più diffuso, in parte amplificato dall'aumento del lavoro da remoto e dalla mancanza di confini tra vita personale e professionale. Tuttavia, esistono diverse strategie efficaci per affrontare e prevenire il burnout, tra cui la psicoterapia, in particolare l’ACT. Attraverso l’accettazione delle emozioni e l’impegno verso valori personali, l’ACT aiuta le persone a sviluppare una maggiore flessibilità psicologica, riducendo lo stress e migliorando il loro benessere complessivo. Interventi sia a livello individuale che organizzativo sono necessari per prevenire e gestire efficacemente il burnout, promuovendo un ambiente di lavoro.


Se in questo momento stai attraversando un periodo difficile al lavoro e senti che lo stress sta prendendo il sopravvento o incide sul tuo benessere, puoi contattarmi e avere un primo colloquio conoscitivo per capire se un percorso terapeuto puó in questo momento esserti d'aiuto.



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