Sperimentare un costante stato d'ansia é una condizione presente in tutti coloro che costantemente sentono la necessitá e il bisogno di mantenere tutto sotto controllo.
Sebbene questo bisogno di controllo possa essere utile entro certi limiti, diventa fonte di angoscia quando si estende a ogni aspetto della vita quotidiana:
"Devo costantemente assicurarmi che tutto proceda come dovrebbe... Non mi fido del modo in cui gli altri gestiscono le cose... Quando mi sdraio sul letto, la mia mente è assalita da mille pensieri e non riesco a rilassarmi... Controllo ripetutamente di aver svolto determinate azioni... Sento ansia, stress e turbamento quando le cose non vanno come desidero o mi aspetto."

Queste preoccupazioni sono segnali di un bisogno ossessivo di controllare ogni aspetto della vita quotidiana. L'ossessione del controllo imprigiona la persona in un ciclo apparentemente interminabile:
1. Ansia
2. Dubbio
3. Controllo
4. Calo dell'ansia.
E ancora ansia - dubbio - controllo - calo dell'ansia: una prigione che offre momentaneo sollievo ma genera al contempo una considerevole sofferenza.
Cosa significa realmente il controllo? In psicologia, si utilizza il termine "locus of control" per descrivere quanto una persona percepisce di poter influenzare il proprio destino. Il desiderio di controllo, che si manifesta in diversi ambiti della vita, rappresenta un tentativo di prevenire situazioni impreviste considerate inaccettabili. Questo si traduce in comportamenti che richiedono un notevole dispendio di energie per evitare ciò che è considerato imprevisto. Un esempio è l'agorafobia, dove la persona sente la necessità di controllare ogni aspetto dell'ambiente percepito come minaccia al suo benessere.
La mania del controllo può manifestarsi in vari contesti, come nelle relazioni personali, sentimentali, lavorative e nelle normali attività quotidiane.
Il desiderio di controllo affonda le sue radici nella paura, una risposta comune alla sensazione di perdere il controllo nelle situazioni. Molte persone sperimentano timore e ansia all'idea di non poter gestire ogni dettaglio, temendo che le cose possano sfuggire al loro controllo e che l'imprevisto possa alterare le loro aspettative. La sindrome di Cassandra, ad esempio, illustra questo timore, in cui la persona è costantemente preoccupata per eventi imminenti nonostante consapevolezze contrarie.
Nonostante la consapevolezza che il controllo totale sulla realtà e sugli altri sia impossibile, molte persone ritengono che non possono fare a meno di cercare di esercitarlo. Il paradosso è che il controllo stesso genera ulteriore ansia, creando un ciclo interminabile. La persona è consapevole di questa dinamica, ma il controllo sembra sfuggire al suo stesso controllo.
Le caratteristiche di una persona con un bisogno ossessivo di controllo emergono nella letteratura specializzata, che le descrive come individui con:
- Bassa autostima
- Tendenze perfezionistiche
- Limitata capacità di gestire le proprie emozioni.
Spesso, questa tendenza è associata alle prime relazioni con le figure genitoriali. Le persone con questa caratteristica spesso crescono in ambienti familiari caratterizzati da un modello educativo rigido e critico o in contesti caotici in cui le situazioni sono imprevedibili. Nonostante la letteratura offra spiegazioni generali sul bisogno di controllo, è importante sottolineare che ognuno ha la propria storia personale e un approccio unico nel cercare di esercitare controllo sulla realtà.
Gli effetti, sia psicologici che fisici, derivanti dall'incessante esercizio del controllo su tutto e tutti sono significativi. Questo approccio rappresenta il modo migliore che la persona ha trovato per affrontare il mondo, fungendo da barriera protettiva. Sebbene questa strategia sia funzionale in tal senso, comporta un costo elevato sotto forma di sofferenza.
La bassa autostima intrinseca porta la persona a:
- Sentirsi incapace di affrontare le situazioni
- Limitare l'espressione piena delle proprie potenzialità
- Vivere in costante paura di commettere errori.
La preoccupazione costante di deludere gli altri e la resistenza a mostrare vulnerabilità si traducono in:
- Un continuo sospetto di essere traditi
- La sensazione di non ricevere in cambio ciò che è stato fatto per gli altri.
Di conseguenza, il benessere psicologico è inevitabilmente compromesso. Questo modello comportamentale non solo incide negativamente sulla salute mentale, ma può anche manifestarsi con sintomi fisici dovuti allo stress prolungato. L'incessante bisogno di controllo crea un ciclo dannoso che mina il benessere complessivo della persona.
Se ti rivedi in questo articolo e desideri capire meglio quello che ti succede scrivi per fissare una chiamata conoscitiva gratuita, prendi in considerazione l'inizio di un percorso di terapia.
Dr. Mirella Sgarbossa
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